Simulatore di Equitazione

Prima dei tori meccanici e dei moderni Peloton, gli anni ’30 avevano la loro soluzione di fitness a tema equestre: il Simulatore di Equitazione. Questo bizzarro dispositivo assomigliava a una sella su trampoli che rimbalzava e si inclinava nel tentativo di imitare l’esperienza di cavalcare un cavallo. Le pubblicità affermavano che poteva migliorare l’equilibrio, tonificare i muscoli delle gambe e conferire alle signore quella invidiabile “eleganza equestre” senza mai visitare una scuderia.

In realtà, sembrava che si stesse goffamente rimbalzando su un asino robotico nel proprio salotto. Il movimento ritmico era inteso a far lavorare cosce e core, ma per lo più causava agli utenti il mal di mare e un motivo per mettere in discussione le proprie scelte di vita. Le sue dimensioni lo rendevano poco pratico per l’uso domestico, e a meno che non ci si stesse preparando per un rodeo, i risultati erano deludenti. Tuttavia, ha guadagnato un seguito di culto per un po’ prima di dileguarsi nell’oscurità del fitness vintage. Oggi, si presenta come un esilarante cimelio di quanto le persone fossero disposte a spingersi per rimettersi in forma – pur rimanendo sedute.

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