Suzy che singhiozza

Questa bambola dei primi anni ’80 reagiva ai suoni, in particolare piangendo quando una stanza diventava troppo rumorosa. Con grandi occhi vitrei e una bocca che si muoveva leggermente, Suzy che singhiozzava iniziava a piangere sommessamente, per poi passare a singhiozzare e mormorare parole sconnesse. Di notte, l’effetto era agghiacciante.

La scatola vocale spesso si guastava, facendo lamentare la bambola all’infinito, anche senza stimoli sonori. I bambini provavano ansia intorno ad essa, alcuni arrivavano persino a credere che la bambola fosse viva. Sebbene originariamente fosse pensata per insegnare ai bambini l’empatia, invece insegnò loro a temere il silenzio e le bambole con un bagaglio emotivo.

Advertisements
Advertisements